
L’ Agnello brasato con kimchi nel wok Yosukata è un viaggio tra sapori intensi e profumi di casa.
Cottura lenta, salsa decisa con soia, barbecue, cumino e gochujang e alla fine un sugo denso che abbraccia ogni boccone.
Ci sono piatti che non solo nutrono il corpo, ma scaldano l’anima, trasportandoti in un viaggio tra culture diverse: l’agnello brasato con Kimchi è uno di questi.
Cucinato lentamente nel fedele Wok Yosukata, questo non è un semplice pasto, ma un’ode ai sapori intensi e ai profumi che sanno di casa, fusi in un’armonia sorprendente tra Medio Oriente e Estremo Oriente.
Il segreto di questa preparazione risiede interamente nella cottura lenta, un rito essenziale che trasforma il taglio di agnello in un boccone tenerissimo, che si scioglie al palato.
È il tempo che permette a ogni fibra della carne di assorbire l’audacia di una salsa studiata per essere indimenticabile.

Una base decisa di soia e salsa barbecue per la profondità e l’umami, esaltata dal calore speziato e terroso del cumino e dall’inconfondibile piccantezza vellutata del gochujang coreano.
Questa combinazione crea un profilo di sapore “deciso”, che resta impresso.
L’uso del Wok Yosukata non è casuale, la sua forma concava, tipica della cucina asiatica, permette di distribuire il calore in modo uniforme e di creare un ambiente di brasatura che sigilla i succhi e concentra gli aromi.
Anche se nato per il salto rapido, in questo caso il wok viene sfruttato per il suo spessore e la capacità di mantenere una temperatura costante e controllata, fondamentale per sviluppare quel “sugo denso che abbraccia ogni boccone”.
Il kimchi, cavolo fermentato, non è un semplice contorno, ma un co-protagonista che introduce una nota agrodolce, fermentata e leggermente acidula.
Questa freschezza bilancia magistralmente la ricchezza e l’untuosità della carne brasata, elevando il piatto da confortante a sublime.
L’abbinamento perfetto è la semplicità, riso Basmati al vapore.
La sua fragranza delicata e la consistenza soffice offrono la tela ideale per gustare in pieno la complessità della carne.
L’ agnello brasato con kimchi è da assaporare “in silenzio, con il sorriso”, perché il vero lusso è concedersi un momento di pura e intensa gioia culinaria, risultato di sapori che si incontrano e si esaltano in una sintesi perfetta.

| Tempo di preparazione | 20 Minuti |
| Tempo di cottura | 60 Minuti |
| Porzioni |
3 Persone
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- 800 gr Spuntature di agnello
- 1 Cipollotto
- 2 Spicchio Aglio
- 1 Cucchiaio Salsa di soia
- 1 Cucchiaio Salsa barbecue
- 1 Cucchiaino Cumino in polvere
- 1 Cuchiaio Pasta di gochujang
- 1 Anice stellato
- 2 Patate
- 1 Carota
- 200 gr Kimchi
- 3 Cucchiai Olio di sesamo o di semi
- qb Acqua
- qb Riso basmati a vapore
Ingredienti
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- Metti le spuntature d’agnello in una pentola con acqua fredda e porta a ebollizione, lascia sobbollire per 15 minuti.
- Scola bene le spuntature, tamponale per asciugarle e tienile da parte, questo passaggio è fondamentale per un sapore più pulito.
- Scalda l'olio di sesamo nel Wok, fai soffriggere l'aglio e il cipollotto tritati fino a quando non sono morbidi e profumati.
- In una piccola ciotola, mescola la salsa di soia, la salsa barbecue, il cumino e il gochujang.
- Versa la salsa preparata nel wok, aggiungi subito le spuntature di agnello e mescola bene, lasciando rosolare la carne per un paio di minuti in modo che si ricopra uniformemente della glassa.
- Incorpora il kimchi nel wok e mescola con l'agnello per farlo insaporire bene, lasciandolo cuocere per altri due minuti.
- Versa l’acqua fino a coprire quasi completamente la carne, unisci l’anice stellato, porta a ebollizione, poi abbassa il fuoco al minimo.
- Copri il wok con il suo coperchio e lascia cuocere a fuoco molto basso per circa 40 minuti.
- La carne deve iniziare ad ammorbidirsi.
- Incorpora le patate e la carota tagliate a pezzi, mescola delicatamente e continua la cottura per altri 15 minuti, o fino a quando le patate sono tenere.
- Togli il coperchio negli ultimi minuti per far restringere il sugo, dovrà diventare denso, lucido e brillante.
- Assaggia e aggiusta di sale solo se strettamente necessario, considerando la sapidità della soia e del kimchi.
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